Scultura databile al XIX e di provenienza nordafricana, raffigurante la gorgone Medusa.
Essa è stata abilmente lavorata a partire da un pregiato materiale di realizzazione,
identificabile come un agglomerato di quarzo, molto probabilmente quarzite; la rarità della materia sta nel
fatto che non è comune rinvenire un intero blocco di dimensioni così elevate.
Si tratta di una pietra di origine metamorfica composta soprattutto da quarzo, da cui il suo nome.
A livello stilistico, si osserva una notevole ispirazione a modelli analoghi eseguiti dalla bottega di
Antonio Canova.
L’espressione e i lineamenti non presentano caratteri mostruosi, i serpenti sono molto intricati e vanno a intrecciarsi a dei capelli veri e propri; un altro interessante
particolare comune è costituito dalle piccole ali che spuntano ai lati del capo.
Ciò giustifica la datazione Neoclassica (XIX secolo), unitamente alla tendenza dell’epoca di recuperare l’arte e gli stilemi Classici.